mercoledì 3 febbraio 2016

Tanto che fretta c'è?

Spesso le cose non sono chiare,
le idee non sono chiare,
gli eventi con cui ci confrontiamo sono confusi

Quando questo accade la mente si agita
alla ricerca di chiarezza
alla ricerca di soluzioni

Questo movimento verso qualcosa altro,
crea tensioni nella mente che sovente aggiungono solo altra confusione

Possiamo accettare di restare in pace nella confusione?
Possiamo accettare di fare la conoscenza della confusione?
La confusione non è essa stessa transitoria?
La confusione stessa non è forse uno dei modi in cui l'illusione
si veste per presentarsi meno nuda?

Perchè non restare in pace allora, vigili, pronti, stabili,
per cogliere l'ineffabile istante in cui la confusione svanisce
e qualcos'altro si presenta..

In fondo non vi è nulla da temere nella confusione,
molto da temere invece vi è nelle azioni generate dalla mente confusa

Quale potere riconosceremo in quel restare in pace? 
quale forza sentiremo sorgere nella coscienza?
tanto, che fretta c'è?

6 commenti:

  1. Ciao Giancarlo .. questo post risponde alle mie domande di questi giorni, in cui la fretta mi avvilluppa..
    Grazie , lo terrò in evidenza.
    ti abbraccio.
    Antonella

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    1. Ciao Antonella,
      bello ricevere un tuo commento, la vita è una danza, qualche volta un rock and roll, qualche volta un valzer

      grazie
      Ciao

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  2. molto azzeccato in questo momento. grazie giancarlo

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  3. beh, grazie, è bello e riconfortante ricevere quiete parole e fermarci a leggerle, mentre mille cose ci bombardano; mi hanno stimolato a fare meditazione, ora, proprio ora!

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